PREFAZIONE
Massimo Riva c'è !
Per tutti quelli che lo hanno conosciuto e apprezzatodi personao che si sono riconosciuti nella sua musica
Massimo Riva, ancora una volta, … "si fa sentire";. Si fa presente con la forza delle "sue"; parole che oltrepassano quello che per molti è il muro invalicabile che separa il mondo dei vivi dal non-mondo dei morti.
Attraverso un libero flusso di coscienza, con una scrittura immediata e non soggetta a successive modifiche, l'autrice di queste pagine ha dato forma concreta a una non-realtà e ha creato uno spazio nel "qui e ora"; dove a Massimo Riva, oltre ogni possibilità riconosciuta, viene dato modo di "esprimersi"; liberamente.
Ciò che ne scaturisce è un monologo privo di ostacoli e, soprattutto, privo di rancori sulla vita o sugli altri, attraversato da una provata nostalgia per una storia personale fortemente vissuta, per una musica intensamente sentita e per le persone profondamente care. Un monologo intriso di voglia di vivere e di voglia di musica.
Come per dire : ... al di la di tutti i progetti, utopie o fantasie che possiamo nutrire o da cui siamo posseduti,… è questa stessa "vita vissuta";, l'immediata storia personale (e forse solo quella) nella sua concretezza e spesso ruvida semplicità, a non aver nessun riva-le.
Claude Rigodanzo